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La storia

MATTEO NUTI: CHI ERA

Matteo Nuti nacque a Colfiorito, in Umbria, intorno al 1405 e fu muratore e maestro, termini con i quali si indicavano sia il costruttore sia l’architetto.

Non si conosce nulla della sua formazione, né delle eventuali esperienze prima del suo trasferimento a Fano.

 La dimora fanese era nella contrada di S. Antonio, quartiere abitato da artisti e artigiani, mentre lo studio si trovava vicino all’arco d’Augusto, nella zona di porta Maggiore, principale accesso alla città dalla Flaminia.

Le prime notizie riguardanti la sua attività risalgono al 1423 e lo danno impegnato alla corte malatestiana di Fano, al seguito di Berardo da Camerino, con il quale lavorò ancora nel 1434 al palazzo del Podestà e nel 1440 a San Severino.

Nel 1448 si trasferì a Cesena, dove si occupò dell’ampliamento della biblioteca francescana. Il lavoro fu portato a termine nel 1452, come attesta la lapide a destra del portale d’accesso all’aula, dedicata a Nuti (MCCCCLII MATHEUS NUTIVS FANENSIS EX VRBE CREATVS DEDALVS ALTER OPVS TANTVM DEDVXIT AD VNGVEM). Si tratta del più importante e completo lavoro di Nuti, quello che gli valse il riconoscimento del ruolo di architetto.

Dopo la conquista di Fano nel 1463 da parte di Federico da Montefeltro, che la incorporò alla Chiesa, e il crollo della dominazione malatestiana, Nuti fu di nuovo impegnato in città nella ricostruzione dell’area di porta Maggiore, gravemente danneggiata dai bombardamenti feltreschi.

Morì, probabilmente a Fano, nel 1470.

 

 

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